Meglio una stampante a filamento o una a resina? Pregi e difetti delle tecnologie di stampa 3D più diffuse.
Se cerchi una stampante 3D economica o per casa, la scelta di solito cade tra quelle che utilizzano la tecnologia Fused Deposition Modeling (FDM) e quelle SLA (Stereolithography). Per evitare di acquistare quella sbagliata, è importante capire innanzitutto le differenze tra stampante 3D FDM e stampante 3D SLA.
Ci sono circa una decina di tipologie di stampanti 3D, ma quelle più accessibili e che potrebbero essere acquistate per l’uso in casa sono essenzialmente quelle FDM e quelle SLA o DLP. Ti spiegherò in parole semplici i pregi e i difetti di queste tipologie di stampanti 3D per capire in cosa è meglio una stampante a filamento e in cosa invece è superiore una stampante a resina.
Stampanti 3D FDM o a filamento
FDM è l’acronimo di Fused Deposition Modeling che tradotto in italiano sta per Modellazione a deposizione fusa. In alcuni casi queste tipologie di stampanti sono anche chiamate FFF (Fused Filament Fabrication). Il nome deriva da come viene creato l’oggetto 3D. In pratica si tratta di un processo di estrusione.
Un filamento di materiale termoplastico viene fatto passare attraverso un ugello riscaldato. Il filamento si scioglie e il materiale viene depositato su un piano seguendo un percorso predeterminato formando più strati. Man mano il materiale si raffredda e si solidifica formando alla fine l’oggetto solido. Un chilogrammo di filamento in PLA costa circa 25 euro.
- Materiali usati: polimeri come PLA, ABS, PET e TPU.
- Precisione: ± 0,5% (limite inferiore: ± 0,5 mm)
- Pregi: economiche, stampa a più colori, buona finitura superficiale, facili da usare, possibilità di creare oggetti anche di grandi dimensioni, molteplici colori, ampia gamma di filamenti.
- Difetti: in genere si può usare un colore per volta, delicate, oggetti finali meno definiti.
Stampanti 3D SLA
Le stampanti 3D che utilizzano la tecnologia SLA (Stereolithography o Stereolitografia) sfruttano un processo di polimerizzazione che è un po’ il contrario di quello che avviene con la tecnologia FDM.
Si utilizza della resina liquida immersa in una vasca che viene polimerizzata da un laser ad alta precisione. Il laser viene puntato attraverso degli appositi specchi sulla resina per formare i vari strati dell’oggetto finale. Una stampante 3D SLA consente di ottenere oggetti molto definiti, ma la resina può arrivare a costare anche 100 euro al litro.
- Materiali usati: Resina fotopolimerica.
- Precisione: ± 0,5% (limite inferiore: ± 0,15 mm)
- Pregi: Finitura molto elevata, possibilità di ottenere oggetti dalle forme complesse, finitura liscia delle superfici.
- Difetti: costo elevato (sia per le stampanti che per la resina), dimensione finale dell’oggetto limitata, oggetti finali fragili e non adatti all’impego meccanico.
Differenze tra stampanti 3D SLA e DLP
La tecnologia DLP (Digital Light Processing) utilizza un processo di stampa 3D simile a quello delle stampanti 3D SLA. Differisce da queste ultime per il tipo di sorgente luminosa usata per polimerizzare la resina liquida.
Le stampanti 3D SLA utilizzano la luce ultravioletta, mentre le stampanti 3D DLP utilizzano una fonte di luce più tradizionale, di solito lampade ad arco. Il processo di stampa DLP è anche più veloce rispetto quello SLA e più economico.
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Meglio una stampante 3D a filamento o a resina?
Per l’uso domestico la tecnologia FDM è sicuramente la scelta ideale. Offre una serie di vantaggi importanti come facilità d’uso, sicurezza nell’uso in quasi tutti gli ambienti, basso costo sia per le stampanti che per il materiale di consumo.
Si trovano stampanti 3D FDM anche a 200 euro e spendendo poco di più sono disponibili modelli in grado di realizzare oggetti anche di dimensioni di 20 cm per lato. Sono insomma perfette per hobbisti e chi vuole realizzare velocemente oggetti a basso costo. Ottime anche per chi vuole avvicinarsi alla stampa 3D ma non ha un budget di spesa elevato.
Le stampanti 3D SLA consentono di realizzare oggetti molto più definiti, ma costano di più e presentano diversi inconvenienti dal punto di vista della sicurezza. I modelli più abbordabili, che comunque hanno sempre un prezzo piuttosto elevato, consentono di stampare solo oggetti di piccole dimensioni, di solito non superiori ai 10 cm per lato.
La stampa con la resina comporta poi l’uso di materiali pericolosi per la salute, per cui devi stare molto attento. La resina ha un odore sgradevole che rende quasi impossibile stare nella stanza in cui è presente la stampante. Al termine della stampa, devi poi procedere al lavaggio dei pezzi con un materiale piuttosto pericoloso facendo attenzione a usare guanti per non entrare in contatto.
Considerati tutti questi inconvenienti, le stampanti a resina sono poco indicate per l’uso domestico.