Stai pensando di cambiare il tuo orologio con il nuovo Apple Watch? Ecco perché forse non è ancora il momento: tanto intelligente ma non ancora maturo
Non c’è dubbio. L’orologio che ha presentato Apple è molto più di un semplice orologio. Ma è anche meno di un semplice orologio. Il che costituisce un problema. Per prima cosa è resistente all’acqua, ma non è impermeabile. Il che ha scatenato non poche perplessità su Twitter. Ovviamente, così come è stato presentato nel Keynote di oggi, non potremmo usarlo sotto la doccia (già ci speravo) e neanche negli sport acquatici.
Ma il nodo più importante, che non stato sciolto durante la presentazione, riguarda la durata della batteria. Sappiamo che non è wireless (contrariamente a quanto tutti si aspettavano) e questo comporta altri caricabatterie da portarsi dietro, ma non è stato detto nulla relativamente alla sua durata. In altre parole Apple non ha risolto quello che sembra essere il problema maggiore degli orologi intelligenti. Ovvero la durata batteria.
Per avere un’idea di cosa vuol dire in termini di consumi, basta considerare l’enorme quantità di funzioni cui avremo accesso dai piccoli display adagiati sui nostri polsi e paragonarla a quella che normalmente fruiamo dal nostro telefonino. Gli smart watch, e l’orologio della Apple non è da meno, consumano molta più energia dei normali orologi e dispongono di molto meno spazio di un telefonino per immagazzinarla.
Apple ha complicato il problema combinando un computer potente con un display a colori, molto luminoso e ad altissima risoluzione. Ciascuna di queste cose richiede un grande dispendio di energia.
A tutto questo bisogna aggiungere il fatto che lo smart watch è sempre connesso e questo influisce non poco sull’autonomia offerta dalla batteria. Il che rende più difficile pensare di potere sfruttare a pieno tutte le funzioni sociali cui siamo abituati su smartphone che comunque soffrono di vampirismo energetico e arrivano a sera quasi (o totalmente) esauriti.
La sfida per il futuro sarà proprio quella di sviluppare una tecnologia in grado di fornire un’autonomia di almeno una settimana. Durante il Keynote di oggi Tim Cook ha spiegato soltanto che Apple Watch può essere indossato di giorno e che si carica di notte. Il che farebbe pensare ad una durata almeno giornaliera della batteria. Cosa che non si discosta poi molto dai risultati ottenuti dai maggiori competitors di Apple.
Gli smart watch di Android hanno un’autonomia è di circa un giorno, un giorno e mezzo che per un telefonino potrebbe anche andare, ma per un dispositivo indossabile è davvero improponibile. Possiamo anche sorvolare sulla carica serale, ma come la mettiamo se dovessimo partire per un’escursione in montagna o per un safari nel deserto?