Strumenti di editing avanzato per progetti grafici da veri professionisti accessibili a tutti
PIXLR è un editor grafico che si usa attraverso il browser web ma che vanta molti strumenti avanzati di editing al pari di programmi più blasonati come Photoshop. Trattandosi di una web app, Pixlr non richiede alcuna installazione in locale e, a mio avviso, è proprio questo il suo punto di forza maggiore. Ma non il solo.
Nel mondo dei graphic designer Photoshop rappresenta sicuramente un punto di riferimento, ma spesso non è la soluzione ideale. Si tratta di un software complesso che richiede un certo periodo di apprendimento, e poi comporta anche un investimento economico che non tutti possono sostenere. Ci sono, però, valide alternative per tutte le esigenze e per tutte le tasche, e Pixlr è una di queste, e vado a spiegare il perchè.
Cosa offre Pixlr
Pixlr mette a disposizione 2 web app per il photo editing: c’è Pixlr X, che è la versione semplice dell’editor grafico, e Pixlr E che è quella avanzata. Entrambi questi applicativi sono disponibili gratuitamente per quello che riguarda le funzioni principali (sticker, strumenti limitati e presenza di messaggi pubblicitari) oppure con funzioni e librerie complete a fronte di un piccolo abbonamento mensile a partire da 4,90 dollari per la versione Premium e 14,99 dollari per la Creative Pack che prevede download illimitati dal portale Stock di Pixlr.
Pixlr era già disponibile da un po’, ma recentemente è stato aggiornato con nuove funzionalità e un’interfaccia totalmente rinnovata.
Quando si accede a Pixlr ci si trova nella sezione Home, una delle novità, che offre un rapido accesso a progetti recenti, template, collage e altro. Molto utile la suddivisione per media che si trova in basso e che permette di creare un nuovo progetto partendo da temi preimpostati per le principali piattaforme social (da Facebook a Instagram, senza dimenticare Pinterest).
Per creare un nuovo progetto, si può partire, quindi, dalla scelta di un template tra quelli proposti, oppure da un’immagine che possiamo caricare da locale, da un url oppure scegliendola direttamente dallo stock di immagini messo a disposizione dalla piattaforma.
Nonostante Pixlr sia di 123rf, il serbatoio di immagini da cui si attinge è quello di Unsplash.
Quando si apre un’immagine di grandi dimensioni, comparirà la scheda di Pre-ridimensionamento immagine che ci suggerisce l’eventuale riduzione dei pixel: funzione molto utile se si lavora su immagini pesanti e la connessione che abbiamo a disposizione non è molto performante.
In qualsiasi caso, l’area di lavoro non potrà essere superiore ai 4.096 x 4.096 pixel, 8168 x 8168 per gli utenti Premium. Si tratta comunque di risoluzioni notevoli se si pensa che Pixlr è un’applicazione che gira nel cloud e che quindi non è installata in locale.
Pixlr X, l’editor per tutti
Questa versione è pensata per la realizzazione di progetti grafici veloci senza essere esperti di fotoritocco. L’interfaccia di Pixlr X è organizzata in ottica “Design First”. La trovo molto funzionale proprio per lavorare in modo veloce ed efficace su composizioni grafiche da condividere sui social.
A destra abbiamo il pannello di navigazione e i livelli. A sinistra la barra strumenti organizzata per raggruppamento di funzioni. In basso i pulsanti di salvataggio, annulla, ripristina e lo strumento preferenze.
Alcuni strumenti sono mutuati direttamente da Photoshop e chi è abituato ad usare questo programma troverà l’interfaccia molto familiare (anche nell’utilizzo di alcuni shortcut).
Ad esempio, gli strumenti all’interno della sezione Ritocco ricordano molto, anche nel funzionamento, il Timbro Clone e la Toppa presenti in Photoshop. I risultati che danno sono piuttosto soddisfacenti.
Una delle funzioni sicuramente più interessanti la troviamo nella sezione Ritaglio e si chiama “Ritaglio AI”. In sostanza, grazie al nuovo modello di AI aggiornato, l’applicazione identifica in automatico il soggetto principale della fotografia e lo isola dallo sfondo in modo preciso e veloce. Gli strumenti manuali presenti permettono di correggere la selezione automatica.
Il risultato non è sempre eccellente. Molto dipende dal tipo di scontorno che si vuole fare: i capelli con tante ciocche piccole o soggetti con dettagli sottili risultano particolarmente ostici e richiedono un lavoro manuale ulteriore per ottenere un risultato accettabile. Comunque, l’intelligenza artificiale aiuta molto e si riescono a scontornare le immagini in pochissimo tempo.
In questa nuova versione, filtri e funzioni sono stati arricchiti. Nella sezione Regolazioni troviamo 3 nuove alternative di correzione rapida: Auto, B&N e Pop.
Tra le novità introdotte non poteva passare inosservato il nuovo effetto Glitch con 4 preset e un pulsante random per generare un numero illimitato di variazioni glitch. L’ho trovato veramente ben fatto.
Oltre al Glitch, ci sono altri due effetti, anch’essi appena introdotti. Il filtro Dispersione che fa sembrare come se il soggetto della foto stia esplodendo in particelle, e il filtro Focus Studio che consente di aggiungere punti focali alle immagini e creare effetti bokeh per i ritratti.
I neofiti ameranno gli elementi da database: sticker, forme, cornici e sovraimpressioni che permettono la realizzazione di progetti rapidi e funzionali.
Pixlr E, editing avanzato per professionisti
Pixlr E è la versione un po’ più avanzata, e anche quella che prediligo per quanto riguarda l’editing fotografico vero e proprio. Se hai lavorato in Pixlr X, hai in automatico i tuoi file anche accedendo alla versione E.
Il primo impatto è di un’interfaccia che strizza l’occhio a Photoshop. Rispetto alla versione base, Pixlr E si arricchisce di strumenti più completi e uno spazio maggiore lasciato agli strumenti di editing vero e proprio.
Troviamo il classico selettore di colori (metodi colore disponibili RGB, HSB e HEX) con due opzioni per le tinte in primo piano e per lo sfondo. Il menù in alto ospita le regolazioni colore e una sezione dedicata ai filtri, per creatività rapide a partire da preset classici.
Ho voluto testare il potenziale di Pixlr E con un fotoritocco non distruttivo usando strumenti che richiedono al software una certa precisione. Ho iniziato con lo strumento Toppa per rimuovere qualche poro sulla fronte e piccole rughe e il Timbro Clone per ammorbidire le ombre sotto gli occhi.
Subito dopo ho utilizzato lo strumento Fluidifica per aggiustare le geometrie del naso e ridurne leggermente la grandezza. Sempre con lo stesso strumento ho ingrandito le pupille e le ho schiarite con l’immancabile Scherma Brucia.
Oltre alle funzionalità vere e proprie, sono rimasta notevolmente colpita dal fatto che non sembra per nulla di lavorare su una web app. Con una buona connessione, è come lavorare su un programma installato fisicamente sul proprio pc, con tutti i vantaggi del caso. Le modifiche vengono salvate in tempo reale sul cloud e quindi non si corre il pericolo di perdere il lavoro e posso accedere a Pixlr da qualsiasi pc senza doverlo installare.
Punti di forza di Pixlr
Sicuramente uno dei suoi punti di forza è la sua natura online. Trattandosi di una web app, Pixlr non richiede alcuna installazione in locale. I file realizzati si trovano tutti sullo spazio cloud di Pixlr e non abbiamo bisogno di un computer potentissimo per poterla usare. Avevo dei dubbi sull’usabilità di un software di editing ONLINE, ma devo dire che mi sono dovuta ricredere. È fluido, veloce, nessun crash, digerisce facilmente compiti impegnativi dal punto di vista delle prestazioni.
Altra cosa che ho apprezzato è l’ottimo rapporto qualità prezzo. Le versioni Premium e Creative Pack hanno un costo davvero accessibile. Si parte da 4,90 euro per la Premium e 14,99 per la Creative Pack, soluzioni annuali con pagamento mensile che prevede anche download illimitati dal portale Stock di Pixlr.
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Un prezzo che inizia a essere interessante, specie per quelle attività commerciali orientati alle piattaforme social che hanno bisogno di un editor grafico pronto all’uso, abbastanza potente e soprattutto disponibile ovunque online. Non dimentichiamoci, però, che c’è anche la versione gratuita del software.
Le opportunità di editing sono eccellenti. Sono rimasta molto colpita dal potenziale di Pixlr in entrambe le versioni testate, soprattutto se consideriamo l’uso cui il software è destinato e cioè la creazione o modifica di immagini destinate al web, come la preparazione di locandine di eventi o la sponsorizzazione di prodotti.
Il potenziale è elevato e le possibilità che offre sono davvero tantissime anche perché ha tutti gli strumenti che possiamo considerare indispensabili per qualsiasi editor grafico.
La visualizzazione dei livelli è stata ottimizzata in questo nuovo restyling per cui per ciascuno di essi è possibile visualizzare quali effetti gli sono stati applicati.
I file editati possono essere salvati nel formato PXZ, nativo di Pixlr, e scaricati in locale con la possibilità di salvare livelli e regolazioni applicati. Per farlo basta selezionare la modalità Non-destructive.
Altra cosa molto interessante è la possibilità di aprire file salvati in Photoshop. Non sempre la compatibilità è al 100%, in un caso non è stata mantenuta la verticalità del testo, in un altro la posizione di una forma e, in una sola occasione, è saltato un font. Per il resto niente da dire, anzi. Sicuramente un PLUS.
Punti di debolezza di Pixlr
Sono davvero pochi rapportati sempre all’uso a cui Pixlr è destinato. Lo strumento di cui ho sentito più la mancanza è la penna, ovvero uno strumento di precisione per realizzare maschere di livello. Se il nostro elemento da scontornare è in prospettiva o leggermente inclinato, utilizzando il solo strumento Disegno o Lazo, non si ottengono buoni risultati. Ed io ho utilizzato anche una tavoletta grafica, non il mouse.
Per ovviare e fare una selezione precisa, ho usato un trucchetto. Sono partita dalla selezione in sé, usando lo strumento Lazo poligonale, ho invertito la selezione e poi l’ho convertita in una maschera.
A chi è adatto Pixlr?
Chi cerca uno strumento avanzato di photo editing, probabilmente troverà “stretto” lo spazio messo a disposizione di Pixlr. Sicuramente NON può essere un’alternativa a un software di photo editing come Photoshop, di cui non ha la complessità (ma che non aspira ad avere).
Pixlr è adatto sicuramente a tutte quelle attività commerciali che si stanno affacciando al digitale e stanno costruendo una propria presenza online magari con risorse limitate e hanno la necessità di un editor grafico pronto all’uso, abbastanza potente e soprattutto disponibile ovunque online.
Ma anche a blogger, youtuber o influencer che postano il loro lavoro direttamente alla loro audience online e a chi inizia ad affacciarsi al foto editing e non ha grossi budget da investire e tanto tempo per imparare a gestire la complessità di Photoshop: una complessità che può rallentare semplici attività di photo editing, specie se si lavora su computer che hanno una dotazione inferiore a quella richiesta.
Non sempre, infatti, abbiamo il bisogno di utilizzare tutti gli strumenti più complessi di Photoshop e avere un tool multipiattaforma è sicuramente utile anche per i professionisti. Quindi promuovo a pieni voti questo editor di immagini online.