È purtroppo una costante dei nostri tempi: la batteria scarica. Quasi tutti i gadget che utilizziamo durano circa 5-6 ore (e anche meno col passare del tempo!), e la soluzione a questo problema non è così semplice come portare con sé il caricabatterie del dispositivo o uno universale, perché non sempre ci sono prese a nostra disposizione per poter collegarlo alla rete elettrica.
Da questa situazione qui nasce il gadget che conosciamo come caricabatterie portatile o power bank, una batteria portatile o esterna capace di riempire quella percentuale che man mano nella giornata perdiamo sia per utilizzo costante o consumo in stand-by dei dispositivi.
La formula di scelta di un power bank appare semplice (o no) all’utente medio: il mio smartphone ha questa capacità e ho bisogno di un power bank con una capacità uguale o superiore per garantirmi una ricarica al 100%, purtroppo, non è così semplice. Partiamo!
Capacità: il nostro punto di partenza
Avevamo parlato leggermente della capacità nella prima parte dell’articolo, affermando che non è così semplice scegliere la capacità di un power bank, prima di andare più in avanti, devi farti le seguenti domande in modo da poter sapere su quale capacità cercare:
- Sei l’unica persona che utilizzerà il power bank? Se la risposta è no: allora quante persone lo utilizzeranno?
- Utilizzerai il power bank quotidianamente o ogni tanto?
- Quali dispositivi vuoi ricaricare con il tuo power bank?
Quest’ultima domanda è fondamentale perché attualmente tutti possediamo molti gadget (casse/auricolari Bluetooth, smartband, smartwatch…) e dispositivi portatili (tablet, computer portatili o smartphone) ma ciò non significa che vorremmo ricaricare tutti con il power bank, per esempio, se hai un portatile e non lo porti mai fuori con te, allora è inutile cercare un power bank per portatili.
Questo è un power bank per portatili, ha sia la porta DC (per i vecchi) che l’USB-C (per i nuovi)
Assieme a questo, devi sapere che un power bank non fornisce il 100% della sua capacità ai dispositivi che ricarica e questo è molto importante perché, in altre parole, significa che non trasferisce la totalità dell’energia che ha immagazzinata al suo interno.
Un esempio di ciò lo vediamo nella seguente grafica realizzata dal team di PowerBank20 che mostra l’energia risultante dei power bank da 20000 mAh dopodiché si scaricano completamente:
Osserviamo che il modello Ugreen PB132 è il power bank più efficiente (96%) essendo capace di fornire un’energia massima di 71,87Wh dei 74Wh immagazzinati.
Invece il Blitzwolf BW-P8 ha una minor efficienza (89%) e, pertanto, fornisce minor energia rispetto a quello Ugreen anche se le capacità sono identiche.
Porte e protocolli: un’altra parte fondamentale!
Ciò che devi sapere d’obbligo è che esistono, fondamentalmente, due tipologie di porte su un power bank, noi te le spieghiamo attraverso queste due tabelle:
Porte in ingresso:
Tipo di porta | Micro USB | USB-C | Lightning | DC |
Power bank | Quella più convenzionale, adottata perché gli smartphone la utilizzano. | È la nuova porta USB, adottata perché gli smartphone la utilizzano perché può lavorare sia in entrata che in uscita. | Alcuni power bank la includono per gli utenti Apple. | Alcuni power bank di elevata capacità la includono per poter ricaricarsi più velocemente. |
I protocolli di ricarica rapida come Quick Charge e/o Power Delivery possono diminuire i tempi di ricarica sostanzialmente peché aumentano il voltaggio e non gli ampere nel processo di ricarica.
Porte in uscita:
Tipo di porta | USB-A | USB-C | Lightning | DC | AC |
Dispositivi | È quella “di tutta la vita” che includono i caricabatterie. | Smartphone, tablet, gadget in generale… | Smartphone, tablet, gadget del marchio Apple… | Portatili vecchi o nuovi che non abbiano la porta USB-C come ingresso. | È la presa come quella di casa, l’importante è fare attenzione ai W massimi. |
Un’altra sorta di porta è l’area di ricarica wireless la quale ancora non è così tanto sviluppata (lavora a 10W di solito) ma offre un tipo di ricarica veramente diversa ai metodi convenzionali.
Extra: non essenziali ma importanti!
Molti power bank hanno delle particolarità molto interessanti, per esempio, avere una torcia LED, schermo LCD o LED, avere la certificazione IP, la possibilità di funzionare anche come avviatore di emergenza, come scaldamani o possedere pannelli solari.