Incuriosito dal prezzo molto basso, ho deciso di fare una recensione delle Paramita DG08, delle cuffie a induzione ossea su cui mi sono imbattuto navigando su Aliexpress. Conoscevo già da tempo l’esistenza di questa tipologia di cuffie, ma non le avevo mai provate personalmente.
Come funzionano le cuffie a induzione ossea?
A differenza delle cuffie tradizionali, queste cuffie usano la tecnologia dell’induzione ossea per trasmettere il suono direttamente alle ossa del cranio, bypassando il canale uditivo esterno e il timpano. In pratica usano delle piccole vibrazioni che vengono trasmesse attraverso l’osso del cranio fino all’orecchio interno, dove vengono convertite in segnali uditivi interpretabili dal cervello come suono.
Come è la qualità dell’audio delle cuffie a induzione ossea?
Come per tutte le cuffie, anche per quelle a induzione ossea la qualità dell’audio può variare da modello a modello. In generale, però, la qualità è inferiore rispetto le cuffie tradizionali perché la trasmissione del suono attraverso l’osso del cranio non è in grado di riprodurre la gamma completa delle frequenze udibili dall’orecchio umano.
Perché usare delle cuffie a induzione ossea?
Questo tipo di cuffie può essere utile per le persone che hanno problemi di udito in quanto, bypassando il canale uditivo esterno e il timpano, possono aiutarle a sentire meglio.
Possono poi essere utili per chi fa attività sportive all’aperto perchè consentono di ascoltare la musica senza isolarsi completamente dall’ambiente circostante. In questo modo, quando si corre o si va in bici, si rimanere consapevoli dei suoni dell’ambiente circostante, come le auto o le biciclette in avvicinamento. Questo rende le cuffie a induzione ossea più sicure rispetto alle classiche in-ear.
Infine, le cuffie a induzione ossea sono molto confortevoli perché sono generalmente leggere e non esercitano pressione sull’orecchio esterno.
Le cuffie a induzione ossea possono essere pericolose?
Se utilizzate correttamente non ci sono problemi. Come qualsiasi altro tipo di cuffia, non bisogna esagerare col volume e non se ne deve fare un uso eccessivo. Non sono raccomandate per chi ha impianti cocleari o altri dispositivi medici impiantati nell’orecchio, in quanto potrebbero interferire con il funzionamento di questi dispositivi.
Nel caso si dovesse avvertire qualche disagio o dolore nell’usare le cuffie a induzione ossea, è consigliato rimuoverle e consultare un medico.
Come sono fatte le Paramita DG08
Le Paramita DG08 vengono vendute in una confezione che include, oltre le cuffie a induzione ossea, il cavetto per la ricarica, un sacchetto per il trasporto, due tappi per le orecchie e un piccolo manualetto d’uso.
Hanno una struttura flessibile e pesano appena 29 grammi. La batteria interna garantisce un’autonomia di circa 7 ore in ascolto e 20 giorni in standby. Il cavetto di ricarica ha un attacco proprietario, ma Paramita ha a listino anche il modello DG06 con la porta usb.
Per collegarsi allo smartphone utilizzano il bluetooth 5.3: l’accoppiamento è veloce e non ho riscontrato particolari problemi di connessione. I controlli sono tutti fisici e non c’è un’app per la personalizzazione del suono o altro. I pulsanti vicino la batteria consentono di accendere le cuffie, metterle in modalità accoppiamento e regolare il volume. C’è poi un pulsante multifunzione sull’auricolare destro per controllare la riproduzione e rispondere alle chiamate.
Dallo stesso produttore arrivano anche le Paramita DG06. Si tratta di un modello molto simile ma che si differenzia per alcuni piccoli dettagli. Il connettore per la ricarica è usb type-c. Inoltre sono resistenti all’acqua secondo lo standard IPX6. Tutti i pulsanti sono presenti sull’asticella destra, compreso quello per il controllo della riproduzione. Ma per il resto sono praticamente uguali. Anche per il prezzo cambia poco.
Esperienza d’uso
Premetto che ero molto scettico, sia per la tipologia di cuffie sia per il prezzo così basso. Ma ho dovuto ricredermi. Le Paramita DG08 sono molto leggere e confortevoli. Basta poggiarle sulle orecchie, un po’ come quando si usano gli occhiali. Indossarle, quindi, è semplicissimo e i controlli rispondono velocemente.
La qualità costruttiva è molto buona e sono anche resistenti all’acqua secondo lo standard IPX5, così si possono usare senza problemi anche quando piove. Inoltre, la struttura è flessibile e non si corre il rischio di danneggiarle.
La prima sensazione che ho provato nell’usarle è stata molto strana: pur non avendo nulla dentro le orecchie, il suono si percepisce come quello di normali auricolari, senza però il classico effetto “tappo”. Lasciando liberi i condotti uditivi si può continuare a sentire i suoni provenienti dall’esterno, con tutti i vantaggi del caso.
Sono, quindi, una soluzione sicura non solo per chi fa sport, ma anche per chi guida. La qualità audio non è a livello delle cuffie tradizionali, ma comunque buona sia per ascoltare la musica che per godersi un film. Se non si alza il volume al massimo, l’esperienza musicale è più buona.
L’unico appunto riguarda il cavetto di ricarica: avendo un attacco proprietario si è obbligati a portarselo dietro mentre la classica porta usb sarebbe risultata molto più versatile.
Conclusioni
Se penso al prezzo cui sono vendute, non posso che esserne soddisfatto. Quando ho bisogno di essere immerso nel suono e isolarmi dall’esterno, posso ricorrere alle classiche cuffie in-ear. Ma le Paramita DG08 mi tornano utili per svolgere qualche attività durante la quale devo anche rimanere attento a quello che mi accade intorno. La qualità audio è buona così come il comfort. Avrei preferito che avessero il connettore di ricarica usb come le Paramita DG06, ma per il resto le promuovo sicuramente.