Ho provato per una settimana le Herman Miller delle cuffie: mi hanno convinto e valgono davvero il loro prezzo?
Quando ho visto per la prima volta le AirPods Max, col loro design esclusivo e il prezzo esagerato, mi sono venute in mente subito le sedie di Herman Miller come la Aeron. Apple avrà sicuramente preso ispirazione da queste sedie per il suo archetto con la retina, ma le AirPods Max valgono davvero i 629 euro che ci vogliono per acquistarle?
Molti avranno pensato che un prezzo così alto per un paio di cuffie bluetooth sia fuori mercato, ma Apple ha dimostrato già in passato che le persone sono disposte a spendere anche cifre fuori dal normale per possedere oggetti esclusivi come i prodotti della Casa di Cupertino. E le AirPods Max possono diventare il nuovo oggetto del desiderio per gli affezionati della mela morsicata.
Ma anche Apple ogni tanto commette degli errori, basti pensare alla prima versione dell’Apple Watch con la variante in oro, subito accantonata. Ma per dare un giudizio sulle nuove AirPods Max, dovevo provarle di persona e così me ne sono procurato un esemplare.
Come sono fatte
Quando si apre la confezione di qualsiasi prodotto Apple si rimane sempre colpiti dalla qualità dei materiali e non poteva essere diversamente con le AirPods Max. La cura dei particolari è maniacale. I padiglioni sono in alluminio anodizzato e le aste scorrevoli in acciaio inossidabile. L’uso di questi materiali al posto della classica plastica ha reso queste cuffie un po’ pesanti, ma questo non vuol dire per forza poco confortevoli.
L’archetto è in poliestere e poliuretano termoplastico, col retino che ricorda le sedie di Herman Miller, soluzione che ho apprezzato perché consente di non schiacciare i capelli sulla testa. I cuscinetti delle cuffie sono in memory foam di poliuretano rivestiti in tessuto PET. Sono facili da rimuovere ed eventualmente si possono sostituire, ma il prezzo anche in questo caso è piuttosto salato. Sul sito italiano non sono ancora disponibili, ma su quello americano un kit costa ben 69 dollari.
Sono disponibili in cinque colorazioni differenti: grigio siderale, argento, verde, azzurro e rosa. Si ricaricano attraverso la porta Lightning, la stessa presente sugli iPhone, e sono dotate di due controlli fisici: la Digital Crown, che ricorda molto quella dell’Apple Watch, e il tasto per il controllo del rumore.
La custodia, che Apple chiama Smart Case, è qualcosa che ho difficoltà a definire bella, ma è un’opinione. Mi ricorda molto un reggiseno, mentre avrei preferito qualcosa di chiuso e un meccanismo pieghevole per l’archetto che facilitasse il trasporto delle AirPods Max. La Smart Case ha anche la funzione per attivare la modalità a bassissimo consumo e conservare la carica della batteria. Peccato che manchi un pulsante per accendere e spegnere le cuffie, molto più pratico secondo me.
Comfort
Come detto, le AirPods Max sono abbastanza pesanti, ma il design riuscito dei cuscinetti le rende molto comode, a patto di utilizzarle da seduti o comunque da fermi. Se le si usa mentre si è in movimento, dopo un po’ iniziano a stancare e si sente la necessità di toglierle per riposare la testa. Impensabile, quindi, di usarle mentre si fa un qualche tipo di attività fisica. Vanno bene quando si è a casa a lavorare al computer, a guardare un film o in viaggio sul treno o in aereo per isolarsi dai rumori provenienti dall’ambiente circostante.
ANC
Le AirPods Max sono dotate di un sistema per la cancellazione attiva del rumore che funziona a mio parere in modo perfetto. In questo Apple ha raggiunto i livelli di eccellenza di Sony che da diverso tempo è un punto di riferimento del settore con le sue WH-1000XM4. La soppressione del rumore ambientale è ottenuta grazie ai cuscinetti in memory foam e a un sistema attivo che utilizza tre microfoni rivolti verso l’esterno per ogni auricolare per rilevare i rumori ambientali, e un microfono posto all’interno del cuscinetto per monitorare il suono che arriva all’orecchio.
Il tutto funziona in automatico, non ci sono controlli da regolare: bisogna solo far attenzione a indossare correttamente le cuffie. I sistemi ANC producono una certa pressione sulle orecchie che potrebbe anche dare un po’ fastidio se si ha qualche problema ai timpani. Ho trovato la pressione generata dalle AirPods un po’ più alta rispetto ad altre cuffie di questo tipo, ma su Internet ho letto pareri discordanti sulla questione.
Il sistema per la cancellazione attiva del rumore può essere eventualmente disattivato attraverso il pulsante presente sul padiglione destro ed è disponibile anche una modalità “Trasparenza” che, al contrario, permette di ascoltare senza alcun blocco i suoni provenienti dall’esterno, come anche la propria voce.
Audio
Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di cuffie bluetooth e che un audiofilo non userebbe mai delle cuffie bluetooth. Col bluetooth l’audio subisce una certa compressione per essere poi trasferito in digitale e questo comporta una certa perdita di qualità che un orecchio ben allenato riesce a percepire.
Le valutazioni sulla qualità del suono che forniscono le AirPods Max vanno fatte considerando altre cuffie bluetooth. E devo dire che queste cuffie suonano davvero bene. L’audio risulta ricco, con bassi presenti senza sovrastare troppo le altre frequenze. Anche alzando il volume al massimo, il suono non distorce mai. Non si urla al miracolo, perché la stessa qualità si ha anche con cuffie che costano molto meno, ma le AirPods Max non sono seconde a nessun altra cuffia bluetooth da me provata. Peccato che manchi un’app dedicata per la personalizzazione dell’ascolto.
Un’altra funzionalità delle AirPods Max è l’Audio spaziale. Queste cuffie sono dotate di giroscopio e accelerometro per rilevare i movimenti della testa e rimappare il campo sonoro in tempo reale in modo che l’utente possa beneficiare di un’esperienza immersiva, proprio come quella che si prova in alcune sale cinematografiche. L’Audio spaziale però funziona solo con contenuti con audio 5.1, 7.1 e Dolby Atmos.
Connettività
Le AirPods Max usano il bluetooth 5.0. La connessione a un dispositivo Apple è facilissima: basta avvicinarle, ad esempio, all’iPhone e vengono riconosciute automaticamente. Naturalmente possono anche essere usate con dispositivi non Apple come qualsiasi cuffia bluetooth. Si possono eventualmente collegare anche via cavo, ma va acquistato a parte perché non viene fornito in dotazione.
Autonomia
Quella dichiarata da Apple è di circa 20 ore con una ricarica completa. Con 5 minuti di ricarica, si ha circa un’ora è mezza di autonomia in più. Diciamo quindi che l’autonomia è nella media e che c’è chi fa meglio come le Sony. La smart case mette le cuffie nella modalità a bassissimo consumo, ma non è indispensabile usarla.
La modalità a risparmio energetico si attiva anche senza smart case dopo un tempo di inattività di 5 minuti. Per ricaricare le cuffie si utilizza il connettore Lightning. In dotazione viene fornito il cavo da Lightning a USB-C ma non l’alimentatore.
Giudizio finale
Tirando le somme, posso dire che le AirPods Max sono sicuramente delle buonissime cuffie bluetooth, ma il prezzo è un po’ troppo alto. Il sistema di riduzione del rumore attivo funziona perfettamente, l’audio è alla pari delle migliori cuffie bluetooth e il suono spaziale è impressionante. Il design, la qualità costruttiva e i materiali usati sono impeccabili, ma il peso è un po’ eccessivo e ne compromette la versatilità. I controlli con la Digital Crown funzionano bene, ma sono migliorabili. Valgono la spesa? Si, ma solo se le devi utilizzare con altri dispositivi Apple.