HomePod è lo speaker intelligente di Apple. Ho già trattato questa categoria di prodotti, soffermandomi sugli speaker intelligenti alimentati dall’Assistente Google e che da qualche settimana sono disponibili anche in Italia. L’HomePod, invece, è stato presentato a fine 2017 ed è alimentato da Siri.
Premetto che l’HomePod non è ancora disponibile in Italia. Da qualche giorno Apple ha reso disponibile l’HomePod in Francia e Germania, ma per averlo nel nostro Paese dovremo pazientare almeno fino a fine anno. Ero però curioso di verificare di persona se i 349 euro del suo prezzo fossero giusti per quello che offre, se può rivaleggiare con Google Home o se Apple, come spesso accade, si fa pagare anche il nome, esagerando un po’.
Come acquistare HomePod in Italia
Come premesso, l’HomePod è disponibile per ora solo in alcuni Paesi tra cui gli USA, l’Australia, il Canada, la Gran Bretagna, la Francia e la Germania. È possibile quindi acquistarlo in uno di questi Paese nel caso ci si trovi a passare, ad esempio per una vacanza. Il prezzo di listino dell’HomePod è di € 349 (349 dollari negli USA).
È però possibile acquistare l’HomePod anche in Italia attraverso canali alternativi. Si può trovare di seconda mano su qualche sito di annunci come Subito.it, oppure prenderlo su eBay da qualche venditore straniero disposto a spedire anche nel nostro Paese.
Nel mio caso l’ho preso su eBay da un venditore olandese pagandolo € 328, e nel prezzo sono state comprese le spese di spedizione. L’ho pagato quindi meno del suo prezzo di listino. Essendo comunque una versione americana, il venditore mi ha regalato anche un adattatore per la presa di corrente italiana. Dal momento dell’acquisto, sono passati 7 giorni per ricevere l’HomePod.
Se lo avessi preso da un venditore di un Paese non facente parte dell’Unione Europea, avrei dovuto aggiungere al costo anche le spese di spedizione e quelle doganali. Questo avrebbe fatto lievitare di molto il prezzo finale e il tempo per riceverlo sarebbe stato maggiore.
L’HomePod parla italiano?
Al momento no. Sebbene la procedura di installazione e configurazione venga eseguita in italiano, l’HomePod può parlare solo in inglese, francese e tedesco. La notizia positiva è che, nel caso lo si acquistasse adesso, sarà possibile poi usarlo con la lingua italiana aggiornando il firmware quando Apple deciderà di venderlo anche in Italia.
Come è fatto HomePod
L’HomePod ha le dimensioni di un bussolotto con un diametro di 142 mm e un’altezza di 172 mm. Più grande sicuramente del Google Home, ma comunque abbastanza compatto da trovargli posto su una scrivania o un tavolo. Paragonato al JBL Link 20, che è uno speaker intelligente con l’Assistente Google, è un po’ più largo.
Dal punto di vista estetico si presenta avvolto in un tessuto a rete senza cuciture e può essere scelto nei colori bianco e grigio spazio (come quello in mio possesso). La sensazione prendendolo in mano è quella di avere un dispositivo di “sostanza”. Oltre ad essere bello, HomePod è sicuramente uno degli speaker intelligenti più avanzati e per capirlo basta dare un’occhiata al suo interno.
Nella parte alta c’è il woofer da 4″ ad alta escursione capace di riprodurre un’ampia gamma di bassi profondi. Questo woofer è supportato da un microfono che analizza e compensa l’effetto della stanza per regolare la risposta dei bassi in tempo reale. Nella parte bassa, invece, ci sono sette tweeter beamforming, ciascuno con un proprio amplificatore e capaci di creare un suono direzionale straordinario. Ci sono infine sei microfoni sempre in ascolto per catturare i comandi da qualsiasi direzione.
Tutto questo è gestito dal chip A8 che si occupa dell’elaborazione avanzata del segnale, che permette di ascoltare i comandi anche attraverso la musica e di riprodurre bassi profondi senza distorsioni.
Nella parte alta c’è il pannello touch che oltre a consentire la regolazione del volume e della riproduzione, mostra un led accattivante che consente di monitorare lo stato operativo. In pratica si tratta di una spia di stato che cambia colore a seconda di cosa si sta facendo su HomePod.
Dal punto di vista delle connessioni abbiamo il Wi-Fi 802.11ac e il Bluetooth 5.0.
Cosa manca a HomePod
Innanzitutto non c’è alcun jack audio di ingresso per usarlo come uno speaker tradizionale via cavo. Non c’è neanche una porta USB per poterlo collegare a un computer. L’aggiornamento del firmware si fa via Wi-Fi con l’app Casa.
Non è impermeabile e non ha alcuna batteria ricaricabile integrata come il JBL Link 20. Lo si può spostare facilmente da una stanza all’altra ma può essere utilizzato solo collegandolo alla presa di corrente.
Cosa può fare HomePod
HomePod è innanzitutto uno speaker per ascoltare musica. Si può avviare la musica con Siri oppure trasmetterla via AirPlay da altri dispositivi Apple. Abbinando un secondo HomePod si può ricreare un impianto stereo e, grazie ad AirPlay 2, si può anche configurare un sistema multi-room.
Non è però solo un semplice speaker, ma uno speaker smart. Può essere utilizzato per impostare un promemoria, inviare un messaggio, controllare il calendario o modificare note. Per farlo naturalmente si utilizza Siri e i comandi che si è già abituati a usare sull’iPhone.
All’HomePod poi possono essere fatte altre richieste come conoscere le ultime notizie, impostare un timer, controllare il meteo e altro ancora. Siri risponde in inglese, ma le informazioni sono localizzate in base al posto in cui si trova l’HomePod. Quindi se gli si chiede informazioni sul Meteo, risponderà fornendo quelle locali.
Infine HomePod consente di controllare i dispositivi domotici e gli accessori HomeKit che sono configurati nell’app Casa. E quindi si può usare ad esempio per accendere le luci, regolare il riscaldamento e così via.
Posso usare HomePod con Android e lettori MP3?
No, purtroppo è possibile usare l’HomePod solo con i dispositivi Apple. Pur avendo sia la connessione WiFi, sia quella Bluetooth 5.0, questo speaker intelligente non può essere utilizzato con altri dispositivi diversi da quelli prodotti dalla mela. Inoltre l’HomePod non ha alcun ingresso audio fisico per collegare un lettore esterno via cavo e quindi non può essere usato come una cassa tradizionale. Un vero peccato perché HomePod suona davvero bene.
Posso usare Spotify con HomePod?
Una volta configurato, si può chiedere all’HomePod (e quindi a Siri) di riprodurre la musica senza dover utilizzare l’iPhone o un altro dispositivo. In questo caso, però, l’unico servizio musicale che è possibile usare con HomePod è Apple Music.
Si possono usare altri servizi musicali come Spotify solo attraverso AirPlay. In altre parole puoi avviare la musica sull’iPhone con Spotify è ascoltarla sull’HomePod, ma dovrai sempre servirti di un dispositivo Apple. Con Google Home, invece, è possibile scegliere altri servizi oltre a Google Play Music. Questo è sicuramente un punto a favore degli speaker intelligenti di BigG.
Configurare HomePod
Con l’HomePod nella confezione di vendita si trova solo una piccola guida ai comandi e alla configurazione. Per la configurazione è necessario un iPhone 5s o successivo, iPad Pro, iPad (5th generazione), iPad Air o successivo, iPad mini 2 o successivo, o iPod touch (6th generazione) con installato iOS 11.2.5 o successivo.
La configurazione è semplicissima. Basta collegare l’HomePod alla presa di corrente e avvicinare un dispositivo compatibile allo speaker. Sul display verrà visualizzato l’HomePod e seguendo alcune semplici istruzioni sarà possibile configurarlo all’interno della propria casa.
Dopo essere stato configurato, sarà possibile gestirlo attraverso l’app Casa da cui sarà anche possibile aggiornare il firmware e scegliere la lingua e la voce (maschile o femminile) da usare.
Come si comporta HomePod
La prima cosa che ho voluto provare sono state le performance audio naturalmente. E devo dire che sono rimasto davvero soddisfatto. Ho testato l’HomePod con diversi generi musicali e la risposta è stata sempre eccezionale. La musica viene riprodotta sempre in modo chiaro, ricco. I medi e i bassi sono superbi. Il suono è impressionante, indipendentemente da dove lo si posizioni.
Avevo qualche dubbio sul fatto che riuscisse a sentirmi se alzavo il volume. Il sistema progettato da Apple però funziona perfettamente: è riuscito a sentire il comando “Hey Siri” anche con la musica in riproduzione a volume alto.
Le funzioni smart sono un po’ limitate al momento dal fatto che non parla italiano e, rispetto a Google Home, le app compatibili sono molto limitate. Come è già accaduto in passato con altri prodotti Apple, la sensazione è che HomePod sia uno speaker ancora limitato rispetto alle sue reali potenzialità e che col tempo verranno integrate nuove funzioni da renderlo molto più appetibile.
Conclusioni
L’HomePod non costa sicuramente poco: 349 euro sono tanti per uno speaker, ma devo dire che li vale tutti, anche solo se lo si usasse per ascoltare musica. Suona molto meglio di tanti speaker e può essere tranquillamente messo sullo stesso livello di prodotti di fascia alta come Bose o Sonos.
È un vero peccato che sia una speaker molto chiuso e che non sia possibile usarlo con altri dispositivi, ma questa è la filosofia Apple: può piacere o no, ma è così.
Vale la pena acquistarlo? Beh, diciamo che se sei un utente della Mela non hai altre scelte: o HomePod o nulla! Ma se sei un utente Apple e hai pagato oltre 1000 euro per l’iPhone X, sarai disposto anche a spendere i 349 euro dell’HomePod, così come avrai fatto con gli AirPod.
Gli auricolari wireless di Apple ci hanno messo un po’ ad avere successo a causa del loro prezzo, ma ora li vedi dappertutto, così come l’Apple Watch è al polso di chiunque.
Con la Mela è così: o ne sei follemente innamorato o cercherai (con molta fatica) di trovargli difetti per denigrarla. L’HomePod è davvero un gioiellino e ne sarai soddisfatto, ma acquistalo solo se in casa hai tutto Apple.