iPhone X contro Pixel 2 XL, scontro tra titani

Abbiamo trascorso una settimana con l’iPhone X e il Pixel 2 XL, i due top di gamma di Apple e Google, ma quale ci ha convinto di più? La scelta non è semplice perché si tratta davvero di tanta roba. La casa della Mela e BigG hanno realizzato due ottimi dispositivi e la vittoria non è così scontata come si potrebbe pensare. Ma andiamo per gradi e vediamo in cosa è meglio l’uno e in cosa è meglio l’altro.

Design

L’iPhone X è sicuramente molto più curato: ha un design Premium con l’intera scocca in vetro, anche nella parte posteriore. Questo lo rende molto più elegante e raffinato, ma al tempo stesso lo espone alle impronte ed è più fragile: una cover è indispensabile. Il Pixel 2 XL invece ha un design più sobrio, con una scocca unibody in alluminio, solida, con un buon grip e che si contraddistingue sul retro per la parte lucida in alto: è il marchio di fabbrica che contraddistingue tutti i Pixel.

Vincente: iPhone X

 

Maneggevolezza

L’iPhone X e il Pixel 2 XL hanno lo stesso peso, ma lo smartphone di Google è decisamente più grande. In altre parole l’iPhone X è un piccolo mattoncino, ma è molto più tascabile e quindi è più pratico da trasportare. C’è da dire però che, nonostante le sue dimensioni, il Pixel 2 XL è ugualmente molto maneggevole: si impugna con facilità e lo si utilizza tranquillamente con una sola mano.

Vincente: iPhone X

 

Display

Ci sarebbe molto da scrivere a riguardo, ma andiamo al sodo. Lo schermo dell’iPhone X copre l’intera superficie frontale ad eccezione di una piccola striscia dove è presente l’auricolare e i sensori frontali per il face ID. Il display del Pixel 2 XL invece presenta una cornice molto ridotta e due bande nere sopra e sotto. Questa soluzione è motivata dal fatto che Google ha preferito inserire i due speaker stereo nella parte frontale.

Lo schermo dell’iPhone X è decisamente più luminoso, offre colori più fedeli e un contrasto più elevato: si tratta decisamente di uno dei migliori display mai visti su uno smartphone. Lo schermo del Pixel 2 XL invece è leggermente inferiore, ma questo non vuol dire che non si tratti comunque di un ottimo display. Inoltre è più pratico in quanto consente di sfruttare tutti i 6 pollici di diagonale: quando si guarda un video o si naviga sul Web si ha a disposizione un’area visiva maggiore.

La soluzione scelta da Apple invece impone alcuni compromessi. Il fatto di aver inserito una piccola striscia nera per i sensori consente di avere meno spazio per le icone di notifica. Molte applicazioni non sono ancora compatibili e quindi non consentono di sfruttare tutta la superficie dello schermo.

Chi cerca quindi uno schermo grande preferirà il Pixel 2 XL. Chi invece preferisce la praticità, la tascabilità e l’esclusività opterà sicuramente per l’iPhone X.

Vincente: nessuno

 

Face ID contro sensore d’impronte

Il Face ID è sicuramente una delle novità principali dell’iPhone X. Avendo adottato un display a tutto schermo, Apple ha dovuto rinunciare al tasto Home col Touch ID e ha optato per un nuovo sistema basato sul riconoscimento facciale chiamato Face ID. Il Pixel 2 XL ha un più tradizionale sensore di impronte digitali posto sul retro. Il Face ID funziona sicuramente in modo egregio: riconosce il volto anche in ambienti bui ed è abbastanza veloce. Le critiche mosse riguardo la sicurezza sono immotivate: non esiste un sistema totalmente sicuro, non lo è il Face ID così come non lo è il sensore di impronte. Entrambi potrebbero essere bypassati, ma per farlo occorre dotarsi di una strumentazione che non è sicuramente alla portata di tutti.

Il Face ID però lo abbiamo trovato meno pratico. Col Pixel 2 XL basta un tocco del sensore per sbloccarlo, cosa che avviene in modo velocissimo. Col Face ID, invece, occorre un doppio passaggio per evitare che ad ogni sguardo il telefono si sblocchi. Il Face ID poi consente di impostare il volto di una sola persona mentre col Pixel 2 XL possiamo impostare l’impronta anche di altre persone cui vogliamo concedere l’accesso al telefono.

Vincente: Pixel 2 XL

 

Prestazioni

Comparare i benchmark realizzati con i due telefoni lascerebbe il tempo che trova. Essendo due piattaforme differenti, gestiscono anche in modo diverso l’hardware a disposizione. Di conseguenza anche i punteggi ottenuti con i vari benchmark non danno l’effettiva sensazione di quanto siano realmente veloci i due smartphone. Sia l’iPhone X sia il Pixel 2 XL sono dotati di un hardware al top, rispondono sempre in modo immediato senza alcun ritardo, anche quando si aprono più applicazioni contemporaneamente. Il Pixel 2 XL, poi, è basato su Android puro, e quindi non ha le classiche personalizzazioni che possiamo trovare sui vari Samsung, Sony e così via e che potrebbero rallentare il sistema. Anche se sulla carta l’iPhone X è più veloce del Pixel 2 XL, nella pratica non si avverte alcuna differenza: le pagine Web si aprono velocemente, video e foto si caricano all’istante su entrambi i dispositivi.

Vincente: nessuno

 

Fotocamera

L’iPhone X ha una doppia fotocamera posteriore e quindi è più versatile. Ha lo zoom ottico, la doppia focale e può riprendere video 4K a 60 fps. Il Pixel 2 XL ha una sola fotocamera posteriore, ma scatta foto leggermente superiori, soprattutto con poca luce. In condizioni di scarsa luminosità compensa meglio l’esposizione riuscendo a catturare tutti gli elementi della foto, come è possibile vedere dalle immagini che abbiamo realizzato. L’iPhone X, invece, offre colori più caldi, ma alcuni elementi risultano bruciati e si perdono.

Vincente: Pixel 2 XL

Batteria

Dal punto di vista dell’autonomia, sia Apple che Google hanno fatto le cose in grande. Pur non avendo usato a una batteria ad alta capacità, che inevitabilmente avrebbe influito anche sulle dimensioni e sul peso della smartphone, sono riusciti ad ottimizzare i consumi. Con un uso normale del telefonino riusciamo ad arrivare tranquillamente a fine giornata con entrambi. Se poi ci limitiamo ad effettuare solo qualche chiamata e a leggere qualche messaggio, arriviamo tranquillamente anche al secondo giorno. L’iPhone X si ricarica più velocemente e in più ha la ricarica wireless, anche se il caricatore non viene fornito in dotazione.

Vincente: iPhone X

 

Audio

Entrambi i telefoni hanno un sistema di speaker integrato davvero notevole che consente di ascoltare musica e guardarsi un film senza dover ricorrere ad una cassa esterna. L’audio dell’iPhone X, però, è leggermente superiore riuscendo a riprodurre un suono più chiaro e più pulito anche al massimo volume.

Vincente: iPhone X

 

Siri contro Assistente Google

L’assistente di Apple è più maturo e supporta più comandi, ma quello di Google non è da meno e in alcune occasioni risulta più naturale. Inoltre il Pixel 2 XL ha un sistema molto pratico per attivare l’Assistente Google: basta fare una leggera pressione sui bordi laterali del telefonino quando si impugna con una mano. Simpatica poi la funzione che mostra il nome del brano musicale sulla schermata di blocco senza dover avviare Shazam o altre applicazioni.

Vincente: Pixel 2 XL

 

Valore

L’iPhone X costa 200 euro in più e quindi è più impegnativo, ma mantiene di più il prezzo e rivenderlo non sarà un problema, come qualsiasi cosa prodotta da Apple. Il Pixel 2 XL rappresenta una mosca bianca sul mercato italiano, e si rivolge più allo smanettone che non alla massa. Quasi 1000 euro di prezzo sono davvero tanti per risultare appetibile, ed è destinato a deprezzarsi velocemente. Inoltre nella dotazione mancano gli auricolari: un vero peccato.

Vincente: iPhone X

 

Conclusioni

L’iPhone X è uno smartphone più esclusivo, più innovativo, più pregiato, ma anche più costoso e meno pratico. È sì più tascabile, ma si ha sempre paura di danneggiarlo e quindi occorre maneggiarlo con cura perché una caduta può costare molto salato. Il Pixel 2 XL, nonostante le dimensioni, è solido, maneggevole e ha uno schermo che si sfrutta molto di più. Scatta anche foto migliori. Chi ha la Mela nel cuore, iPhone X tutta la vita, ma per chi è un utente Android, il Pixel 2 XL è un ottimo motivo per non convertirsi ad Apple. Una sfida da cui Apple e Google escono vincenti alla pari.