Le aziende per reclutare il personale prendono sempre più in considerazione anche il profilo dei candidati sui social network e a volta basta un post per decretare una bocciatura
Oggi le aziende per valutare i candidati per una possibile posizione lavorativa visualizzano anche i loro profili sui social network come Facebook, LinkedIn e Twitter. Le attività che si svolgono online dicono molto di noi, della nostra personalità. Quando dobbiamo decidere se concedere o meno l’amicizia a qualcuno anche noi diamo un’occhiata al suo profilo, ai messaggi che ha pubblicato, alla sua rete di amicizie e così via. Allo stesso modo fanno le aziende quando devono decidere se assumere o meno una persona.
Se, quindi, stiamo cercando un lavoro, dobbiamo fare molta attenzione ai post che pubblichiamo. Un messaggio può piacere e far divertire i nostri amici, ma potrebbe costarci un’opportunità con qualche azienda.
Jobvite, società americana specializzata nel reclutamento del personale, ha pubblicato recentemente il suo rapporto annuale 2014 Social Recruiting Survey Results dove si evidenzia che il 93% dei responsabili delle assunzioni, prima di prendere una decisione definitiva analizza il profilo sociale del candidato. Il 55% delle volte la decisione finale viene cambiata proprio in virtù di quello che è stato trovato e, nella maggior parte dei casi, si è trattato di una decisione negativa.
In altre parole, dopo una prima valutazione positiva del candidato, nel 61% dei casi l’analisi del profilo ha portato a una bocciatura. Ma il rapporto di Jobvite va oltre e dalle interviste effettuate ai responsabili del reclutamento del personale sono emersi anche quei fattori che, se trovati nel profilo del candidato, vengono valutati bene o male. In altre parole mette in evidenza quali sono gli errori da evitare su Facebook per non perdere il lavoro.
Ebbene, l’83% degli intervistati ha detto di considerare negativamente quei profili in cui ci sono riferimenti a droghe illegali. Al secondo posto tra le cose da evitare ci sono i messaggi sessuali, considerati negativamente dal 70% degli intervistati. Ma non è solo importante cosa si posta ma anche come lo si fa. Per due terzi è molto importante che una persona scriva senza fare errori di ortografia e grammaticali.
Continuando, poi, con le cose che si dovrebbero evitare ci sono parolacce, bestemmie, riferimenti ad armi e alcolici. Non viene, invece, data molta importanza allo schieramento politico cui si appartiene, mentre vengono valutate positivamente le attività di volontariato e le donazioni di beneficenza.
Se, quindi, sei alla ricerca di un lavoro o vuoi cambiarlo con uno migliore, il curriculum da solo non basta. Un buon profilo sui social network oggi ha un’importanza fondamentale e deve essere curato con attenzione. A volte un messaggio pubblicato con troppa leggerezza può farci perdere importanti opportunità ed è bene non dimenticarlo.
(Infografica fonte: Jobvite.com)