Vediamo a cosa serve ottenere i permessi di root su un dispositivo Android e qual è la procedura da seguire in base al proprio modello
Detto in parole molto semplici, il root è una procedura che consente di sbloccare un dispositivo Android per ottenere appunto i permessi di root. Quando acquistiamo uno smartphone o un tablet col sistema operativo di Google abbiamo accesso a una serie di permessi. Questi permessi sono limitati per due ragioni. Impedire all’utente di eseguire operazioni che compromettano il funzionamento del dispositivo. Evitare che lo si utilizzi in modo diverso da quello concepito dal produttore.
Rispetto ad un sistema operativo per computer, Android è piuttosto “chiuso”. In modo da limitare ciò che un utente può fare di pericoloso per il sistema stesso. Ottenendo i permessi di root si diventa SuperUser ed è possibile fare praticamente di tutto. Si può accedere e modificare file di sistema, abilitare nuove funzionalità, overclockare l’hardware e molto altro ancora.
Di conseguenza col root si sblocca il dispositivo ma al tempo stesso lo si espone a una serie di rischi che potrebbero comprometterne le funzionalità. Si possono installare malware, ad esempio, o compromettere il processore se lo si fa lavorare oltre la velocità prevista dal produttore.
Proprio per questo eseguire il root potrebbe invalidare la garanzia perché si va ad utilizzare il dispositivo in un modo non previsto dal produttore.
Vale la pena eseguire il root?
Non c’è una risposta univoca. Chi non vuole correre rischi perché le funzioni e le numerose app disponibili sul Play Store sono più di quello che gli serve, allora la risposta può essere no. Chi invece è un utente più smanettone, gli piace l’hardware del proprio dispositivo ma vuole aggiungere nuove funzioni o cambiare la versione del software preinstallata dal produttore con una personalizzata, allora opterà per eseguire root.
Come eseguire il root?
Non esiste un’unica procedura che va bene per tutti, ma dipende dal tipo di dispositivo Android. Ci sono migliaia di device e centinaia di produttori diversi. La prima cosa da fare è di controllare il modello esatto in proprio possesso per poi cercare la procedura adatta. Un ottimo punto di partenza è XDA, un forum sul quale è possibile trovare un po’ di tutto. Dalle procedure per ottenere i permessi di root, a quelle per sbloccare il bootloader, installare Rom personalizzate e molto altro ancora.
Chi ha un dispositivo non molto recente, può provare con applicazioni universali come Kingo Root o Towelroot. Sono entrambe molto semplici da usare e comunque sul sito è possibile trovare una serie di tutorial utili allo scopo.
Come eseguire il root di un dispositivo Nexus
Se abbiamo un dispositivo Nexus, ovvero quelli brandizzati da Google e che montano una versione di Android pulita, possiamo utilizzare il programma Nexus Root Toolkit. Questo tool sblocca il bootloader ed esegue il root. Non solo. È anche in grado di riportare il dispositivo allo stato iniziale, col sistema operativo non sbloccato. Una soluzione utile nel caso si debba mandare in garanzia il dispositivo al centro di assistenza.
Usarlo è davvero molto semplice:
- Selezionare il modello preciso e la build di Android che è installata cliccando sul tasto Change
- Installare i driver seguendo la guida fornita
- Per una maggiore sicurezza, eseguire il backup dei dati importanti
- Sbloccare il dispositivo cliccando su Unlock
- Eseguire il root del dispositivo cliccando sul tasto Root
Come eseguire il root di un dispositivo Samsung
Per eseguire il root dei dispositivi del produttore coreano come i Galaxy si può usare il software Odin. Esiste anche una versione mobile che si può installare sul dispositivo e avviarla senza dover usare il pc. Sul sito da cui si scarica il programma è anche possibile recuperare le guide per usarlo.
Come eseguire il root di un dispositivo LG
La soluzione più semplice in questo caso è servirsi del programma One Click Root che supporta non solo gli smartphone prodotti da LG, ma anche quelli di molti altri produttori.
Come eseguire il root di un dispositivo HTC
HTC, come LG, è uno di quei produttori che rende semplice lo sblocco del bootloader per l’installazione di ROM personalizzate. Per farlo basta aderire al programma HTC Developer andando su questo sito e dove è possibile trovare guide e informazioni dettagliate.
Per tutti gli altri modelli, la risorsa di riferimento principale rimane sempre XDA. Sul forum è possibile trovare guide per eseguire il root e installare immagini modificate per la maggior parte degli smartphone e tablet Android.